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Impianti Solari Termici

L’impianto

Il solare termico è l’impianto che trasferisce l’irraggiamento di calore proveniente dal sole e dal cielo luminoso ad un fluido vettore. La luce del sole scalda i radiatori captanti contenuti nei pannelli, grazie a speciali vetri detti basso emissivi ciò avviene anche con poco soleggiamento. Detti radiatori divenuti caldi saranno percorsi da un liquido che li raffredderà trasferendo il calore tramite un circuito chiuso ad una serpentina presso uno scambiatore o in un accumulo.

Alcune considerazioni

Il primo trasferimento termico avviene nei collettori solari che cattureranno il 75% / 85% dell’energia solare incidente (contro poco più del 15% del fotovoltaico). Tale energia può essere usata ai fini di riscaldare Acqua Calda Sanitaria con coperture che vanno facilmente fino al 100% del fabbisogno. Nel caso si abbia a disposizione un ampia superficie adatta a disporre pannelli e la possibilità di realizzare un adeguato accumulo termico allora è possibile utilizzare il calore del sole reso disponibile per scaldare l’edificio coprendo una percentuale rilevante dei costi per il riscaldamento. Il fluido vettore può esser glicole o meno e trasferire il calore direttamente al serbatoio di accumulo dell’Acqua Calda Sanitaria, oppure accumulare energia mediante appositi accumulatori di calore, detti Puffer, oppure ancora scaldare tramite scambiatore una piscina, oppure in ultimo può essere raffreddato da una pompa di calore, che così avrà dei COP stratosferici. Molteplici ed infinitamente versatili gli impianti che nascono dal principio di prelevare il calore dal sole tramite pannelli. La nostra offerta però esclude a priori gli impianti monopannello presenti su molti tetti, con serbatoio annesso. Possono essere solamente rottamati.

Collettori Piani Selettivi

Ottimi generatori di calore a temperature non elevatissime, dato che hanno temperature di stagnazione minore di quelli sottovuoto, e quindi sono indicati nei casi in cui non è certa la costanza di assorbimento delle quantità di calore generato. Molto affidabili, sono ritenuti la miglior soluzione laddove non ci siano esigenze particolari di prestazione o spazio. Sono i + robusti, disponibili anche in versioni dotate di vetri particolarmente resistenti, non generano pericolo se infranti da oggetti o persone. Si prestano meglio degli altri alla realizzazione di impianti a svuotamento. Sono l’ideale in coperture quando sia utile o conveniente aumentare la superficie captante, o quando si vogliano realizzare facciate o coperture architettonicamente integrate. Hanno un costo lievemente minore dei collettori sottovuoto e di conseguenza sono ritenuti la miglior tecnologia in termini di rapporto qualità prezzo. In funzione delle scelte progettuali è possibile variare il tipo di materiale assorbente, il tipo di elementi nei quali fluido vettore circola ed il posizionamento orizzontale / verticale più o meno inclinato. Infine variando la assorbenza e riflettenza del vetro è possibile variare la selettività e di conseguenza gli scambi con l’ambiente alle varie temperature e in base ai differenti valori di irraggiamento solare.

Collettori Sottovuoto, Heat-Pipe U-Pipe

Questo tipo di collettori sono progettati con lo scopo di ridurre le dispersioni di calore con l’esterno. Ciò avviene tramite l’alto potere isolante del vuoto, il maggiore possibile in termini di conduzione e convenzione. Si distinguono in Heat-Pipe e U-Pipe. Negli Heat Pipe il calore raccolto dalle piastre poste nei tubi sottovuoto pone in circolazione un fluido vettore dentro ad ogni tubo, che trasferisce il calore attraverso il suo bulbo superiore al circuito primario e quindi al serpentino. Negli U-Pipe, il fluido del circuito primario circola direttamente dentro ogni tubo sottovuoto, dove raccoglie il calore dalle piastre per portarlo come nel primo caso all’accumulatore.

Circolazione diretta, con fluido vettore con Puffer, Accumulo o entrambi. I nostri Grandi Impianti Integrati ed Inerziali

In funzione della singola esigenza è possibile che si verifichi il caso in cui non è necessario e conveniente prevedere circuiti primari, rari casi ma oggi più che mai presenti. Molto più frequente ed in genere affidabile la soluzione in cui il fluido vettore, acqua o glicole, è posto in circolazione in un circuito chiuso, detto primario, che può essere perennemente in pressione oppure a svuotamento. Esso in ogni caso può scambiare direttamente calore con un bollitore tramite serpentino oppure andare accumulare calore tramite un accumulo di acqua tecnica, detto puffer, che provvederà a fornirlo alle utenze, ACS tramite miscelatore istantaneo, piscina tramite scambiatori, ed integramento riscaldamento tramite opportuni controlli che ne permettano l’integrazione ottimale con la distribuzione termica. Le case così servite acquistano un clima stabilizzato nel tempo, spalmando gli apporti dei giorni di sole anche nelle giornate piovose.

Circolazione Naturale, Forzata e Forzata a Svuotamento

Nel caso di Circolazione Naturale, la circolazione del fluido è legata al semplice al fatto che esso se scaldato diminuisce la sua densità relativa e quindi tende a salire verso l’alto. E’ il sistema migliore se pluripannello con accumulo verticale a stratificazione adeguata.

Nel caso di circolazione Forzata, invece, il Sistema funziona per mezzo di componenti meccanici (pompe) ed elettronici, come i sensori elettrici che confrontano la temperatura del fluido vettore all’interno del collettore solare con quella all’interno del serbatoio di accumulo. Grazie a questo tipo di circolazione si possono avere diversi vantaggi, quali la rimozione dei vincoli di quota reciproca per l’ubicazione del serbatoio di accumulo. A discapito nei sistemi classici di circolazione forzata, si ha un minimo consumo di energia elettrica in più e una lieve isteresi nelle regolazione ottimale dei gradienti termici, che talvolta penalizza lievemente i rendimenti. Rimane però il vantaggio di proteggere l’impianto dal gelo anche senza l’uso del glicole, tramite i programmi antigelo delle centraline. In ultimo, tramite la circolazione forzata a svuotamento si ottiene la possibilità di svuotare, tramite differenti sistemi, i collettori solari dal fluido vettore. Il sistema comporta consumi elettrici ancora maggiori ed affidabilità che, con il senno del poi non hanno sempre mantenuto le aspettative.

Tutti questi sistemi sono proposti da noi in forma assolutamente esclusiva, mediante KIT preassemblati e già testati. Esso vedono a corredo uno speciale brevetto che li rende il 30 % più performanti delle soluzioni tradizionali. L’innovativo sistema Garantisce la produzione di ACS uniforme nell’anno, senza i picchi fastidiosi di produttività estiva, che porta a surriscaldamenti, e la mancanza di continuità nei mesi invernali. Ogni situazione ha la sua scelta ottima, mai banale è l’analisi. Caso per caso i nostri esperti sapranno progettare o proporre la scelta + conveniente ed ecologica, scegliendo tra i Kit dei nostri primari marchi fornitori, o realizzando impianti su misura. Gli elementi che giocano nel progettare un impianto solare Termico: – QUOTE posizione: tetto / giardino livelli a disposizione per i vari componenti – Vincoli Paesaggistici – Tipo di bisogno desiderato vs. realizzabile – Orientamento cartografico delle superfici a disposizione – Posizione Geografica – Soleggiamento e temperature medie di progetto [ore/anno] – Fabbisogni termici.

La storia, il Futuro.

Si narra che il solare termico nacque in Italia, ad opera di un abile imprenditore milanese che realizzò negli anni sessanta un sistema sottovuoto che scaldava aria fredda per immetterla nelle gallerie strategiche dell’esercito, deumidificando le pareti senza ricorrere all’ausilio di generatori, facilmente identificabili dagli strumenti ottici a lunga gittata di nazioni straniere. Poi gli sviluppi reali furono molti, ad opera del CNR del politecnico di Milano ed in ultimo di importanti aziende manifatturiere tra le quali una nostra partner, precursore di un progetto DFM che permette tramite la tecnologia del laser di realizzare pannelli privi di difetti e molto abbordabili nei prezzi. Purtroppo però in Italia, con esclusione della regione sudtirolese e di rari virtuosi casi, l’applicazione alle abitazioni di questi impianti ha avuto fino ad oggi poca fortuna. Ciò è dovuto ad un avvento delle installazioni praticato da operatori mal formati che, selvaggiamente, negli anni ottanta hanno realizzato impianti mal progettati e posati, subito soggetti a malfunzionamenti e degrado prestazionale. Varie le ragioni, prima di tutte la frequente presenza di manuali di istruzioni in lingua nordica, la scarsa professionalità, e la nascosta complessità di alcuni aspetti tecnologici di questi sistemi. Ancora oggi i sistemi che integrano in maniera sostanziale il fabbisogno energetico primario dell’edificio, presentano complessità progettuali e difficoltà, attraenti per noi progettisti, ma spesso da non augurare ad artigiani che non si facciano affiancare da specialisti del settore.

La storia insegna a chi la vuole ascoltare

OverHeating, danni da gelo, stagnazioni incontrollate con decadimento del glicole, corrosione da acidità sono gli storici difetti che hanno portato gli impianti solari termici ad essere considerati erroneamente.
Una buona progettazione previene TUTTI questi inconvenienti.
Per tale ragione gestiamo personalmente ogni singola installazione, realizzando impianti scalabili, manutenibili, facilmente monitorabili, ed assolutamente affidabili, garantiti 10 anni su tutti i componenti, ed in grado di viverne almeno 20.
I nostri impianti rendono tutto l’anno e semmai renderanno poco ad Agosto, ma mai a Gennaio, allora scalderanno anche la casa!

In ogni caso garantiamo lo smaltimento e l’assistenza sulla vita prevista dell’impianto, 25 anni, con le dovute riserve di legge.